
La dimensione plurale delle attese escatologiche nel Nuovo Testamento
L’attesa escatologica nel Nuovo Testamento si presenta in una dimensione plurale, riflettendo prospettive diverse a seconda degli autori e dei contesti. Questo articolo esamina la tensione tra l’imminenza della fine e il suo progressivo allungamento temporale, analizzando testi chiave come 1 Tessalonicesi, Marco, Atti, Giovanni, Apocalisse e 2 Pietro. L’analisi mostra come il Nuovo Testamento non offra una visione monolitica, ma presenti una riflessione dinamica sull’attesa della fine, con implicazioni teologiche e pratiche per la fede cristiana contemporanea.

La lotta con Dio e la lotta con il Testo: per un’ermeneutica della trasformazione
L’articolo propone una riflessione sull’ermeneutica biblica attraverso il paradigma della “lotta” nell’episodio di Giacobbe al guado dello Iàbboc (Gen 32:24-32), interpretato come una metafora del processo interpretativo. L’atto di interpretare il testo biblico non è un semplice esercizio intellettuale, ma un corpo a corpo che implica una trasformazione profonda del soggetto interpretante.

Iron Man e Dottor Strange: tra teologia e cultura pop
AI gen podcast (English lang) Il problema della teodicea, ossia come conciliare l’esistenza di un Dio onnipotente e buono con la presenza del male nel mondo, ha affascinato e turbato filosofi, teologi e pensatori per secoli. Strettamente legati a questo tema sono il libero arbitrio e la predestinazione: fino a che punto l’uomo è davvero

“La guarigione dell’emorroissa”: brevi (e forse inedite) riflessioni
Le considerazioni che seguono non si articolano volutamente nella prospettiva della storia delle forme e dei problemi testuali o redazionali (per le lezioni varianti, le possibili interpolazioni e l’intreccio a «sandwich» con la successiva pericope, si rimanda ai numerosi commentari di critica testuale); in questo breve articolo desidero riflettere sulla pericope così come c’è giunta, considerando i sinottici come complementari e valorizzandone la lettura sincronica.

Oscar Cullmann: Immortalità dell’anima o risurrezione dei morti? (a.a. 1954/55)
Nell’anno accademico 2024/25 ricorre il 70° anniversario di una celebre lezione tenuta da Oscar Cullmann presso la Harvard University (a.a. 1954/55). A seguito di quella lezione venne dato alle stampe il famoso libretto intitolato “Immortalità dell’anima o risurrezione dei morti?” dove il nostro autore esplora la distinzione tra queste due concezioni principali di vita dopo la morte. La tesi centrale di Cullmann è che il Nuovo Testamento non sostenga la concezione greca di un’anima immortale separata dal corpo, quanto piuttosto la risurrezione dei morti come unica speranza cristiana per la vita eterna.