Il ritorno degli “dèi”… ma anche no!

“Come fanno a sapere che il ritorno degli alieni sarà benevolo?”. Questa è la domanda indirizzata a Giuseppe Caudullo al termine del suo precedente articolo. Con piacere pubblico la sua risposta.

Caro Francesco, ammetto che la mia non è stata una domanda “buttata lì”. È frutto di una considerazione fatta dopo aver letto un libro di Erich von Däniken, aver visto molti video in rete e documentari televisivi di sostenitori della teoria degli antichi astronauti.

In buona sostanza molti sostenitori della teoria degli antichi astronauti affermano che in un lontano passato dei visitatori alieni siano venuti sul nostro pianeta, abbiano trovato dei primati, vi abbiano condotto degli esperimenti genetici e prodotto la nostra specie[1], che viene posta in un recinto e riempita di sapienza, conoscenza e tecnologia.[2] Ad un certo punto della storia gli uomini non si comportano bene. Gli alieni furibondi decidono di scatenare un cataclisma, salvando solo pochi eletti. L’umanità poi ricomincia con la guida degli extraterrestri che, per motivi ignoti, vanno via[3]. Ma prima o poi torneranno per riempire l’umanità di conoscenza. Le prove di tutto ciò sarebbero sotto i nostri occhi. Reperti archeologici, miti, testi sacri e persino romanzi di fantascienza e fumetti non sarebbero altro che il racconto, deformato, distorto e manipolato di tutto questo.

Come ti sarà evidente questa tesi mostra molte somiglianze con quanto insegnato dalla Bibbia. In particolare si riscontrano diverse somiglianze tra l’escatologia biblica e quellache non esito a definire escatologia aliena.

Cerco di chiarire i termini. Nel linguaggio religioso con il termine escatologia si intende la dottrina volta a indagare il destino ultimo dell’uomo e dell’universo in generale. Nel cristianesimo è parte integrante del concetto che, al compimento di ogni cosa, Cristo tornerà quale Re del Regno di Dio e giudicherà le persone dando il premio della vita eterna ai meritevoli e il “kolasin” (stroncamento, punizione) eterno ai malvagi. I capitoli 24 e 25 del Vangelo di Matteo, come pure diverse altre parti del Nuovo Testamento, indicano che questa dottrina era parte integrante della fede della chiesa primitiva.

I sostenitori della teoria degli antichi astronauti sostengono che la dottrina della “parusia” di Cristo altro non è che l’indicazione di quanto sia sedimentato nel ricordo dell’uomo la visita degli alieni avvenuta all’alba dei tempi e la speranza del loro ritorno.

Generalmente parlando i fautori della teoria degli antichi astronauti trovano risibile l’idea di un Dio personale e desideroso del nostro bene. Molto spesso gli argomenti con cui rigettano l’esistenza di Dio, la venuta di Cristo, il significato salvifico del suo sacrificio e il suo ritorno, sono simili a quelli usati dagli atei, dai critici della Bibbia e dagli evoluzionisti. Per esempio Mauro Biglino afferma che quanto la Bibbia dice su Dio e sul suo modo di agire è incompatibile con l’idea di un Dio buono e giusto.[4] Pertanto YHWH deve essere per forza un militare extraterrestre, armato fino ai denti e molto violento.

Mi colpisce però il fatto che con una fede pari a quella del più devoto dei credenti costoro sostengono argomenti a favore dell’idea degli antichi visitatori alieni, desiderosi del nostro bene e pronti a tornare per vedere come ci siamo comportati e ricompensarci. Quindi hanno elaborato una vera e propria dottrina della escatologia aliena.

Per esempio uno dei più famosi sostenitori di questa teoria, Erich von Däniken, nel suo libro Enigmi dal passato[5] dice:” Nel mio mondo secoli fa extraterrestri soggiornarono sul nostro pianeta, i nostri antichi progenitori li presero per “dei”. Essi dettarono agli scrivani del tempo tutta la verità e intimarono loro di trasmettere senza alterazioni questa verità alle future generazioni. La saccenza umana si impadronì della verità. Sorsero le religioni. Sapere e verità furono sostituiti dal credere. Ancora oggi la maggioranza dell’umanità crede a una verità che non è una verità.”

Sempre secondo l’autore il diluvio universale, di cui parla la Bibbia e accennano pure le tradizioni religiose di molte parti della terra, è una indicazione che i nostri “creatori” alieni, vedendo che non ci comportavamo secondo le loro istruzioni, decisero di sterminarci, salvando solo i pochi che erano stati bravi. Nel futuro, probabilmente vicino, loro torneranno per vedere se il frutto dei loro esperimenti genetici ha fatto bene e per dare altra conoscenza.

A questo punto del discorso mi sorge spontanea qualche domanda: perché gli alieni sono venuti sulla terra? Perché hanno fatto le manipolazioni genetiche che hanno prodotto la nostra specie? Perché darci conoscenza e sapienza? Perché sono andati via? E perché il loro ritorno è da auspicare?

Alla prima domanda Von Däniken risponde:” A un certo punto tutte le risorse di materie prime si esauriscono, il pianeta è completamente sfruttato. Un’intelligenza dotata di un alto livello di sapere tecnico non si arrende dinnanzi a questa prospettiva, mobilita tutte le sue capacità in vista di assicurarsi le possibilità di sopravvivenza: non esita a impegnare in questa impresa tutti i mezzi finanziari ed energetici disponibili. Da questo punto di vista il viaggio interstellare può diventare, al presente come al futuro, un imperativo categorico.”[6]

Quindi la molla che ha spinto gli antichi visitatori a venire qui è la stessa che ha spinto gli europei, spagnoli, portoghesi e inglesi, a cercare nuove terre, conquistarle, adottando come pretesto motivazioni più o meno nobili, sfruttare le popolazioni indigene e massacrarle. Perché gli alieni, che sarebbero emigrati per cercare risorse per sopravvivere, dovrebbero ragionare diversamente da noi? Se applichiamo le stesse categorie che applichiamo alla nostra specie, i visitatori alieni dovrebbero aver avuto (e avere, se è vero che torneranno) le stesse motivazioni dei conquistadores spagnoli.

Perché hanno fatto le manipolazioni genetiche che hanno prodotto la nostra specie? I sostenitori della teoria degli antichi astronauti in linea di massima sostengono che lo hanno fatto perché avevano bisogno di forza lavoro, di risorse e c’è persino chi dice che avevano bisogno del nostro sangue per nutrirsi.[7] Al contrario la Bibbia dice che Dio ci ha creato per puro atto di amore[8].

Perché gli alieni avrebbero dato tecnologia e conoscenza agli uomini? Biglino e altri dicono per farli combattere per loro. Non è certamente un comportamento nobile. Pare più simile alla condotta di molti colonizzatori europei che diedero armi e conoscenza agli indigeni delle terre da loro colonizzate per farli combattere nei loro eserciti. La Bibbia invece dice che Dio da istruzioni, educazione e guida per il nostro bene[9]

Perché sono andati via? Sulla spiegazione di questo i teorici degli antichi astronauti non sono concordi. Forse hanno perso qualche guerra cosmica. Forse sono ancora qui, mimetizzati tra noi, come gli extraterrestri del film Man in Black. Al contrario la Bibbia dice che Dio non abbandona nessuno e Cristo è con noi “tutti i giorni fino alla fine del mondo”.[10]

Perché gli alieni dovrebbero tornare?  Secondo Erich von Däniken e altri per darci sapienza e conoscenza. Invece se usiamo la logica, viste le motivazioni che li avrebbero mossi dal loro mondo e quello che avrebbero fatto nel passato [11], dovremmo temere il ritorno degli alieni. Dovremmo giocare d’anticipo. Invece di fare l’errore di Montezuma e di Athaualpa, che accolsero i conquistadores, cercarono di farseli amici corrompendoli, solo per finire uccisi e i loro imperi distrutti dai visitatori spagnoli che depredavano e rapinavano “col permesso di Dio”[12], dovremmo evitare di mandare segnali e sonde nello spazio alla ricerca di vita e cercare di nasconderci il più possibile.[13]

Ecco perché trovo quella che io ho chiamato escatologia aliena priva di senso. L’uso che Von Däniken e altri fanno del testo biblico per sostenere la loro tesi è senza fondamento. La Bibbia dice con chiarezza che “Dio è amore”[14], che è “pietoso e misericordioso, tardo all’ira e grande in benignità e fedeltà”[15].  Gli alieni invece si sono mossi per necessità, ci hanno colonizzato per avidità e se mai torneranno non sarà sicuramente per premiarci. Al contrario la Bibbia dice che Gesù “deve restare in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose di cui Dio ha parlato anticamente per bocca dei suoi profeti”.[16]

Come sai sono un appassionato lettore di fantasy, fantascienza e supereroi. Nella lettura di queste opere adotto quella che Samuel Taylor Coleridge nella sua Biographia Literaria chiamò “willing suspension of disbelief”. Me le godo senza particolari desideri di capire se l’ambientazione è storicamente accurata, se ci sono anacronismi o assurdità dal punto di vista scientifico.

Quindi se leggendo un fumetto vedo Superman tenere un palazzo dalla base, anche se so che dal punto di vista delle leggi della fisica è impossibile (il palazzo dovrebbe sbriciolarsi) mi godo il disegno e la storia. E di questo personaggio amo le sceneggiature scritte da alcuni autori piene di citazioni da diverse opere letterarie. Allo stesso modo non mi curo di sapere dove si trovi la “galassia lontana lontana” di Star Wars, né di spiegare come faccia Zagor a impugnare oltre alla scure una colt, visto che l’ambientazione delle avventure di questo popolare personaggio della Bonelli è antecedente alla nascita di Samuel Colt, inventore della pistola che prende il suo nome.

Per digerire la teoria degli antichi astronauti dovrei adottare lo stesso modello. Tralasciare tutto ciò che cozza con la logica e far volare la fantasia. Ma mentre la Marvel con i suoi fumetti e i suoi film non pretende di spiegarmi da dove sono venuto e qual è lo scopo della mia vita, Von Däniken, Zecharia Sitchin, Mauro Biglino e altri, pretendono di darmi una spiegazione alternativa e “provata” sulle origini dell’uomo.

L’impressione generale che ne ho tratto è che von Däniken e gli altri sostenitori di questa teoria, sostituiscano la fede in Dio con la fede negli alieni. Nobili o meno che siano le loro motivazioni, mi rendo conto che credere al ritorno degli alieni è meno impegnativo del credere e desiderare il ritorno di Cristo.

Nella parabola delle “pecore e dei capri” Gesù spiega ai giusti ricompensati con la vita la ragione del suo giudizio positivo:” Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere, fui pellegrino e mi albergaste; ero nudo e mi rivestiste; infermo e mi visitaste; carcerato e veniste a trovarmi…ogni volta che avete fatto questo a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l’avete fatto a me”.[17] La spiegazione di queste parole del Vangelo di Matteo è abbastanza intuitiva: la fede nel ritorno di Cristo richiede un impegno etico e morale e sacrifici dal punto di vista personale per il bene altrui. Per credere alla venuta e al ritorno degli alieni basta scrivere e vendere libri, fare conferenze e documentari. Tutto sommato è molto più comodo.

Giuseppe Caudullo


[1] Sto ovviamente sintetizzando. Ci sono varie versioni di questa teoria. Per esempio c’è chi sostiene che tra i rapporti sessuali tra umani e alieni sia venuta fuori una razza di giganti. Gli alieni poi si resero conto che i giganti creavano problemi e guidarono gli umani in guerre contro di loro. Secondo alcuni teorici, il Dio del Vecchio Testamento altro non era che un condottiero alieno, ben armato e violento, che guidò gli israeliti nella terra di Canaan per conquistarla e scacciare i giganti che vivevano li. Lo dimostrerebbero brani come Numeri 13:33 e Deutoronomio 3:11.

[2] Secondo alcuni fautori di questa teoria i primi due capitoli della Bibbia dimostrerebbero questa tesi. Gli “Elohìm”, gli alieni, avrebbero manipolato geneticamente i primati e “creato” una specie perfetta che viene posta in un recinto, che la Bibbia chiama Eden.

[3] Alcuni sostengono che gli alieni non siano mai partiti ma siano ancora tra noi, in incognito. Addirittura c’è chi sostiene che gli alieni abbiano fatto diversi accordi segreti con i maggiori governanti del mondo.

[4] Brani come Deuteronomio 7:1-4 e Levitico 27:29 sarebbero secondo Biglino, inconciliabili con l’idea di un Dio d’amore. Dio, ragiona Biglino, non può comandare l’uccisione e lo sterminio di uomini, donne e bambini. Quindi il Dio di cui parla la Bibbia è un militare alieno.

[5] 1975, Sugarco Edizioni, pag. 227

[6] Pag. 216,217, op. Citata

[7] Per alcuni di questi la dimostrazione sarebbe nelle leggende dei vampiri e nello speciale nutrimento degli dèi di cui parlano le antiche leggende.

[8] Salmo 92:4

[9] Isaia 48:17,18

[10] 1 Pietro 3:12; Matteo 28:20

[11] Le varie lotte tra dèi, la Titanomachia e la Gigantomachia dei miti greci, alcuni episodi biblici in cui Dio interviene in maniera miracolosa per salvare il suo popolo e i racconti delle guerre celesti descritte nei Veda sarebbero per i teorici degli antichi astronauti la prova che gli alieni combatterono guerre tra loro utilizzando anche soldati umani.

[12] Citazione da un brano pop del 1980 dal titolo Inca. La strofa completa dice:” Le navi il soldato riempì e con l’oro partì col permesso di Dio”, a indicare la pseudo motivazione nobile che muoveva i soldati spagnoli

[13] In questo Mauro Biglino mostra maggiore coerenza di von Däniken. Per lui gli alieni sono solo cattivi, anche se a guardare i video delle sue conferenze, la sua attenzione è rivolta solo verso il Dio della Bibbia, descritto come un militare violento e crudele, le cui gesta farebbero considerare il nazista più fanatico alla stessa stregua di Gandhi.

[14] 1 Giovanni 4:8

[15] Esodo 34:6

[16] Atti 3:21

[17] Matteo 25:34-40