Oscar Cullmann: Immortalità dell’anima o risurrezione dei morti? (a.a. 1954/55)
Nell’anno accademico 2024/25 ricorre il 70° anniversario di una celebre lezione tenuta da Oscar Cullmann presso la Harvard University (a.a. 1954/55). A seguito di quella lezione venne dato alle stampe il famoso libretto intitolato “Immortalità dell’anima o risurrezione dei morti?” dove il nostro autore esplora la distinzione tra queste due concezioni principali di vita dopo la morte. La tesi centrale di Cullmann è che il Nuovo Testamento non sostenga la concezione greca di un’anima immortale separata dal corpo, quanto piuttosto la risurrezione dei morti come unica speranza cristiana per la vita eterna.
Confronto amichevole con un evangelico
Poco tempo fa, attraverso Messenger, venni contattato da una persona di fede evangelica. Evidentemente ignorando le mie convinzioni teologiche, cercò di incoraggiarmi attraverso alcuni passi biblici letti in chiave trinitaria. Apprezzai il gesto, almeno nelle intenzioni: è sempre più difficile trovare persone che, in un mondo ormai “senza Dio”, trovano la forza e il coraggio di
Il “funerale” di Angelo Palego
Lo scorso 2 settembre si è svolta la sepoltura di Angelo Palego, accompagnata da preghiere musulmane, nelle vicinanze del monte Ararat. (video) Lettura consigliata: precedente articolo .
ANGELO PALEGO e l’arca di Noè
la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. ADDENDUM: in calce all’articolo sono stati inseriti i commenti ricevuti in ricordo di Angelo Palego L’uomo. Angelo Palego nacque a Fabriano, nelle Marche, nel febbraio del 1935. Era solito raccontare come i suoi genitori decisero di dargli quel nome in memoria della sorellina Angela, scomparsa prematuramente
In verità ti dico oggi: tu sarai con me in paradiso
Ἀμήν λέγω σοι σήμερον μετ᾽ ἐμοῦ ἔσῃ ἐν τῷ παραδείσῳ Il periodico “Parola e Azioni” n.1/2021 dell’Associazione Italiana Traduttori della Bibbia, dedica la rubrica “l’angolo del traduttore” (pag.3) all’analisi del versetto biblico di Luca 23:43. In quel periodico si ricorda ai lettori che i manoscritti attraverso i quali ci è pervenuto il testo del Nuovo