Iron Man e Dottor Strange: tra teologia e cultura pop
Il problema della teodicea, ossia come conciliare l’esistenza di un Dio onnipotente e buono con la presenza del male nel mondo, ha affascinato e turbato filosofi, teologi e pensatori per secoli. Strettamente legati a questo tema sono il libero arbitrio e la predestinazione: fino a che punto l’uomo è davvero libero nelle sue scelte? E
“La guarigione dell’emorroissa”: brevi (e forse inedite) riflessioni
Le considerazioni che seguono non si articolano volutamente nella prospettiva della storia delle forme e dei problemi testuali o redazionali (per le lezioni varianti, le possibili interpolazioni e l’intreccio a «sandwich» con la successiva pericope, si rimanda ai numerosi commentari di critica testuale); in questo breve articolo desidero riflettere sulla pericope così come c’è giunta, considerando i sinottici come complementari e valorizzandone la lettura sincronica.
Oscar Cullmann: Immortalità dell’anima o risurrezione dei morti? (a.a. 1954/55)
Nell’anno accademico 2024/25 ricorre il 70° anniversario di una celebre lezione tenuta da Oscar Cullmann presso la Harvard University (a.a. 1954/55). A seguito di quella lezione venne dato alle stampe il famoso libretto intitolato “Immortalità dell’anima o risurrezione dei morti?” dove il nostro autore esplora la distinzione tra queste due concezioni principali di vita dopo la morte. La tesi centrale di Cullmann è che il Nuovo Testamento non sostenga la concezione greca di un’anima immortale separata dal corpo, quanto piuttosto la risurrezione dei morti come unica speranza cristiana per la vita eterna.
Confronto amichevole con un evangelico
Poco tempo fa, attraverso Messenger, venni contattato da una persona di fede evangelica. Evidentemente ignorando le mie convinzioni teologiche, cercò di incoraggiarmi attraverso alcuni passi biblici letti in chiave trinitaria. Apprezzai il gesto, almeno nelle intenzioni: è sempre più difficile trovare persone che, in un mondo ormai “senza Dio”, trovano la forza e il coraggio di
Hoc est corpus meum, secondo Huldreich Zwingli
La teologia sacramentale di Zwingli Il concetto fondamentale di “sacramento” consiste nel considerare determinati riti ecclesiastici ed azioni liturgiche come segni visibili della grazia invisibile di Dio; essi funzionerebbero in un certo senso come “canali della grazia”. La madre di tutta la teologia sacramentale, cioè quella agostiniana, emerse nell’ambito della disputa donatista. Mentre i donatisti