ELOGIO DEL POLITEISMO, quello che possiamo imparare oggi dalle religioni antiche
I pregi del politeismo e l’intolleranza del monoteismo Maurizio Bettini, professore emerito di Filologia classica presso l’Università di Siena, è l’autore di questo breve ma “intenso” libro che, già dal titolo, si colloca provocatoriamente su un piano di sfida culturale verso la concezione monoteistica del religioso e del sacro. Il libro è caratterizzato da una
Iron Man e Dottor Strange: tra teologia e cultura pop
Il problema della teodicea, ossia come conciliare l’esistenza di un Dio onnipotente e buono con la presenza del male nel mondo, ha affascinato e turbato filosofi, teologi e pensatori per secoli. Strettamente legati a questo tema sono il libero arbitrio e la predestinazione: fino a che punto l’uomo è davvero libero nelle sue scelte? E
“La guarigione dell’emorroissa”: brevi (e forse inedite) riflessioni
Le considerazioni che seguono non si articolano volutamente nella prospettiva della storia delle forme e dei problemi testuali o redazionali (per le lezioni varianti, le possibili interpolazioni e l’intreccio a «sandwich» con la successiva pericope, si rimanda ai numerosi commentari di critica testuale); in questo breve articolo desidero riflettere sulla pericope così come c’è giunta, considerando i sinottici come complementari e valorizzandone la lettura sincronica.
Commento a ‘Da Darwin a Hitler’
La prima granata di cui si abbia notizia è cinese (Dinastia Song 960-1279 d.c.) ed era costituita da un recipiente di ceramica che conteneva polvere da sparo. Ciò che uccideva non era tanto la deflagrazione in sé, ma i risultati di questa piccola esplosione: cocci che si spargevano come proiettili tutto intorno e il fuoco che divampava e consumava ciò che lambiva…
Georg Fohrer: Strutture teologiche dell’Antico Testamento
Uno tra i principali motivi che diedero impulso alle riflessioni sull’Antico Testamento fu il tentativo di comprendere se il Dio echad veterotestamentario fosse anche il Dio di Gesù e della fede cristiana.
L’Antico Testamento era in contraddizione con il Nuovo, oppure quest’ultimo era in accordo col primo e ne rappresentava una possibile naturale evoluzione di pensiero?